WhatsApp, posso portare le chat e i messaggi in Tribunale? Quando valgono come prova

Le chat con i messaggi di WhatsApp possono valere come prova in Tribunale? Questo potrebbero chiedersi in tanti e allora ecco la risposta che toglie ogni dubbio.

Ogni giorno tantissime persone inviano e ricevono messaggi su WhatsApp, una delle app di messaggistica istantanea più usate al mondo. Con questa si possono scambiare messaggi di testo, foto, video, audio, note audio e note video, con amici, parenti, colleghi, lontani e vicini. A volte le conversazioni che avvengono qui sono tutt’altro che amichevoli.

mani che tengono smartphone con whatsapp
WhatsApp, posso portare le chat e i messaggi in Tribunale? Quando valgono come prova – personalfab.it

Può succedere che arrivino minacce o insulti. E allora ci si potrebbe chiedere se questi messaggi sulle chat di WhatsApp possano essere portati in Tribunale come prova. Ebbene. Ecco che cosa dice la legge a riguardo e quali sono i propri diritti.

I messaggi WhatsApp possono costituire una prova in Tribunale? Ecco la verità

Quante volte ci si scambia con amici e parenti affettuose frasi, foto e video su WhatsApp? Certamente tante ed in effetti questa app ha il merito di tenere vicine anche persone spazialmente lontane. Tuttavia può capitare anche che tramite questa app ci si scambi messaggi tutt’altro che carini e affettuosi, come minacce e insulti.

scrivere messaggio whatsapp
I messaggi WhatsApp possono costituire una prova in Tribunale? Ecco la verità – personalfab.it

E allora in molti potrebbero chiedersi se i messaggi di WhatsApp possano costituire un’eventuale prova in Tribunale. Prima di tutto va detto che WhatsApp ha introdotto un sistema crittografico end to end in modo che solo le persone che stanno comunicando tra loro possano leggere il contenuto dei messaggi. Per questo motivo è la sentenza della Corte di Cassazione n. 38678/2023, depositata il 21/09/2023 – sezione sesta penale, ad affrontare il tema giuridico della possibilità di acquisire ai fini della prova i messaggi WhatsApp e gli sms ricevuti sul cellulare di una delle parti processuali ai fini della prova.

A tal proposito, dunque, la Cassazione si è espressa dicendo che i messaggi scambiati su WhatsApp e gli sms conservati nella memoria di un telefono cellulare hanno natura di documenti ex art. 234 cod. proc. pen., quindi è legittima la loro acquisizione mediante mera riproduzione fotografica, non applicandosi né la disciplina delle intercettazioni, né quella relativa all’acquisizione di corrispondenza ex art. 254 cod. proc. pen. che prevedono particolari cautele per la loro produzione in giudizio.

Quindi, affinché le chat di WhatsApp possano essere usate come prova in Tribunale è necessario fare un loro screenshot, stamparli e produrli nel processo, allegandoli prima alla querela nei confronti di colui che ha commesso il reato e poi chiedendo al giudice di acquisirli.

mani che scrivono messaggio su whatsapp
I messaggi WhatsApp possono costituire una prova in Tribunale? Questa è la verità – personalfab.it

Se invece le conversazioni di WhatsApp vengono trascritte, allora il giudice potrà acquisire il telefono in cui sono contenuti quei messaggi, specie quando quelle conversazioni saranno contestate dalla controparte. In caso di mancata contestazione del contenuto di quei messaggi, il giudice potrebbe anche decidere di non acquisire il telefono.

Per questo, chiunque pensa di essere minacciato o essere vittima di stalking tramite WhatsApp può fare gli screenshot delle conversazioni e allegarli alla querela. Si consiglia anche di fare un backup di WhatsApp e di conservare il telefono cellulare nel caso in cui il giudice volesse acquisire il device.

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