Perché tanti italiani stanno installando un raffrescatore ad acqua in casa: quanto si risparmia rispetto ai condizionatori classici

Sempre più famiglie italiane stanno scegliendo di raffrescare casa con sistemi alternativi al classico climatizzatore. Come funziona e quanto si risparmia?

Con l’arrivo del gran caldo trovare un modo per rendere la casa fresca senza svenarsi quando arriva la bolletta è diventata una vera priorità. I condizionatori hanno consumi alti, necessitano di manutenzione e qualche volta sono troppo rumorosi.

raffrescatore dubbi
Perché tanti italiani stanno installando un raffrescatore ad acqua in casa: quanto si risparmia rispetto ai condizionatori classici-Personalfab.it

Non è difficile capire perché quindi sempre più italiani stiano guardando altrove. Così, un po’ in sordina ma con una crescita costante, si fa strada il raffrescatore ad acqua. Non è proprio un nuovo arrivato, ma sicuramente una soluzione che sta conoscendo una seconda giovinezza. Ma rinfresca? E soprattutto: conviene?

La svolta fresca e intelligente: perché sempre più italiani scelgono il raffrescatore ad acqua

A metà strada tra un condizionatore e un ventilatore, ecco fare capolino il raffrescatore ad acqua, si basa su un principio semplice e naturale, lo stesso che ci fa sentire più freschi dopo una doccia: l’evaporazione. L’aria calda viene aspirata, passa attraverso un pannello bagnato e ne esce più fresca e anche un po’ più umida, il che non guasta affatto, specialmente se vivi in una zona dove d’estate l’aria è secca come il Sahara.

donna che utilizza il ventaglio e rinfrescator
La svolta fresca e intelligente: perché sempre più italiani scelgono il raffrescatore ad acqua-Personalfab.it

A differenza dei climatizzatori veri e propri, qui non ci sono compressori o gas refrigeranti da gestire. E anche se non aspettarti di trasformare il salotto in un igloo, il sollievo è reale, specie nelle ore più calde. E poi, non parliamo mica di giocattoli. I modelli più evoluti sanno fare il loro dovere anche in stanze abbastanza grandi, il tutto senza il ronzio continuo del motore o quel getto gelido sparato in faccia che ti regala un bel mal di testa.

La cosa bella è che puoi scegliere tra modelli fissi, più potenti e smart, oppure quelli portatili che sposti come e quando vuoi, dal divano alla camera da letto senza troppe complicazioni. In genere riescono a raffrescare per circa sei-otto ore con l’acqua, poi continuano a funzionare ad aria, quindi non ti ritrovi improvvisamente a boccheggiare nel cuore della notte.

Quanto ai consumi, beh, qui viene il bello. Se i condizionatori tradizionali ti risucchiano energia come vampiri assetati, i raffrescatori se la cavano con molto meno. In media parliamo di circa 3 kWh al giorno, ma ci sono modelli che fanno anche meglio. E se hai un impianto fotovoltaico, stai praticamente andando gratis.

E i prezzi? C’è di tutto, come sempre. Si parte da modelli economici, anche sotto i cento euro, perfetti per chi vuole iniziare a sperimentare senza impegnarsi troppo, fino ad arrivare a soluzioni più strutturate che superano i mille euro ma offrono prestazioni da climatizzatore, con l’aggiunta della soddisfazione di sapere che stai risparmiando e inquinando di meno.

Se cerchi un’alternativa più sostenibile, meno rumorosa e decisamente più economica per affrontare l’estate italiana, il raffrescatore ad acqua potrebbe essere la scelta giusta., un’alleato per vivere meglio senza far piangere il portafoglio.

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